Cyberbullying

di Gaia Nina Marano

Il bullismo è un fenomeno risalente che prolifera, per lo più, all’interno dei gruppi, coinvolgendo persone appartenenti alla stessa categoria sociale (commilitoni, compagni di classe, compagni di squadra etc.). Il cosiddetto “bullo”, diversamente da altre figure criminali, non agisce per far soffrire, ma per rafforzare la propria autostima e confermare la leadership all’interno del gruppo.

Oggi anche il bullismo si è adeguato ai tempi, andando ben oltre i classici “dispetti” tra compagni di scuola. Il bullo del 2012, infatti, ha dalla sua non solo la forza dei compagni che lo sostengono nel compimento delle bravate, ma anche l’anonimato ed il potere della tecnologia.

Chi perpetra atti gravi di bullismo, mediante l’ausilio di internet e delle sue interfacce (quali Facebook, Msn, Twitter o Youtube), commette quello che viene chiamato “cyberbullismo”, un fenomeno tristemente noto agli adolescenti dei nostri tempi.

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Il Brunch – Rassegna stampa

La falsa parità  (Corriere della Sera, 6 luglio 2011) – Donne pagate meno degli uomini? Falso. Gli stipendi non fanno questione di sesso. Pari lavoro, pari retribuzione: è un fatto. Questo stabilisce un’ indagine condotta dall’ Osservatorio sul Diversity management (gestione delle differenze) della Sda Bocconi. E le ricerche che a più riprese negli ultimi anni hanno parlato di donne discriminate in busta paga (Eurostat, Istat, Unioncamere)? “Non abbastanza dettagliate per andare a fondo del problema”, osservano i ricercatori dell’ ateneo milanese. Chi non ne può più di sentir parlare di donne discriminate aspetti a tirare un sospiro di sollievo: la ricerca smonta uno stereotipo (quello delle donne malpagate). Ma nello stesso tempo punta il dito con forza su quella che viene considerata l’ origine di tutte le frustrazioni delle italiane al lavoro: la carriera mancata.

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Cambiare il mondo attraverso le reti

di Clarissa Monnati

Il 19 maggio Linkedin è entrata in Borsa trionfalmente: 45 dollari il prezzo di un’azione alla fine della prima giornata. E anche se, con il passare dei giorni e dell’euforia iniziale, le quotazioni sono scese attestandosi su livelli più realistici, attualmente il bilancio dell’operazione è positivo. Non è un caso se colossi come Facebook e Twitter sembrano preparare la stessa strategia.

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Donne alla conquista dei social network

di Sabrina Roglio

Le donne sono più attive su Facebook. Rispetto agli uomini hanno l’8% in più di amici e condividono il 62% in più. Le donne sono la maggioranza degli utenti su molti dei più grandi social network, tra cui Twitter, MySpace, Bebo e Flickr. GLi uomini sono più attivi su siti come Digg, YouTube e LinkedIn.

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Guarda come “twitto” la gravidanza

di Sabrina Roglio

“I miei colleghi sanno, meglio di mia madre, come sta andando la mia gravidanza”.  Non si tratta di problemi famigliari ma del fatto che i colleghi di Laura Steichen, 31 anni, di Cleveland Park hanno Facebook e sua madre no. Sono tante le donne che utilizzano i social network per postare foto delle ecografie, raccontare lo “stato” della loro gravidanza e descrivere (a volte senza pudore) i più piccoli problemi intimi legati al loro stato interessante.

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Nuova battaglia di Facebook contro il nudo e le mamme che allattano

Segnalato da Sabrina Roglio

Si possono cancellare da Facebook le foto delle donne che allattano perché inappropriate? Il social network seguendo una rigida politica aziendale che vuole proteggere tutti gli utenti, i bambini a partire dai 13 anni, ha deciso di cancellare molte di queste immagini perché le mamme appaiono con il seno nudo.

È una controversia che va avanti dal 2007 e che vede l’azienda contrapposta a decine di migliaia di utenti che usano il sito per promuovere uno stile di vita più naturale e approppriato per le mamme e i bambini, incoraggiando l’allattamento al seno. (Sopra, una delle immagini cancellate, da Earthmamaangelbaby.com)

Via Time

There’s no doubt that breasts are sexualized in our society, even when they’re doing what they’re designed for — feeding babies. And that’s not sitting well with breast-feeding advocates who are angry that Facebook has once again removed photos of mothers nursing their babies.
In the latest bit of censorship, last month Facebook removed breast-feeding images from Earth Mama Angel Baby’s Facebook page. “Babies get hungry,” explained a post on Earth Mama’s website. “And breasts feed babies. We don’t consider either photo obscene. Each shows a human baby having lunch.

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Tina Brown e la voglia di cambiare il mondo

Dal 10 al 12 marzo si svolgerà a New York “Women in the world“, una due giorni di incontri, dibattiti, racconti in cui le donne leader del mondo incontrano il pubblico per ispirare altre donne e il cambiamento in quegli stati in cui la condizione femminile è fortemente discriminante (sopra un’immagine della prima edizione). L’ideatrice dell’evento è Tina Brown, fondatrice di The Daily Beast e da pochi mesi alla guida anche di Newsweek.

Saranno presenti, Nawal El Saadawi, 79 anni femminista egiziana, intervistata da Christiane Amanpour, reporter di guerra e giornalista di punta della Cbs, Melinda Gates, Hillary Clinton, le ex segretarie di stato Madeleine Albright e Condoleezza Rice, la ex presidente del Cile Michelle Bachelet, adesso alla guida di UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite dedicata alle donne.

L’evento si potrà seguire in diretta sul sito del Daily Beast e si potrà intervenire su twitter (usando l’ hashtag #wiw11).

La pagina Facebook dell’evento

L’articolo su Daily Beast

LE 150 DONNE CHE STANNO CAMBIANDO IL MONDO

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