Niente manuali, libri, esperti per capire cosa significhi allevare i propri figli in un altro paese che non è l’Italia. Basta un blog, diario di un papà in congedo parentale in cui Stefano, milanese che vive in Svezia racconta le sue giornate in compagnia delle due figlie, Eleonora di 5 anni e Sofia di 1. Si confrontano modelli di educazione come nel post Alla scoperta del nuovo asilo dove le maestre “non usano un metodo specifico (tipo Montessori, Reggio, ecc.), ma mischiano prendendo “il meglio” dai vari metodi. Inoltre i gruppi di bambini non sono formati per età, bensì hanno creato gruppi misti (anche se certe attività vengono svolte riunendo i bambini coetanei)”. Oppure su come ci si prepara a festeggiare le feste, in Sofia ed i biscotti allo zenzero:”si aspetta domenica per mettere un lume ad ogni finestra ed adornare la casa in stile natalizio, si può comunque cominciare prima con i dolcetti di Santa Lucia allo zafferano (qui la ricetta di quelli di Alessandro “renna in cucina”), il glögg (una specie di vin brulé, alcoolico e non, aromatizzato) ed i pepparkakor, ossia i biscotti allo zenzero”.
O ancora si accompagna “Fefo”, nella sua giornata scandita da pappe, sonnellini e giochi con le figli. Un esempio positivo per tutti i padri, perché i ruoli in Svezia sono condivisi e le donne sgravate dalle troppe responsabilità della famiglia. Un pezzo di vita raccontato ogni giorno con stupore e soddisfazione.
Diario di un papà in congedo parentale
Nella foto: biscotti allo zenzero
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