Per aver fatto vedere le gambe, e aver mandato a stendere televisivamente un Imam che l’accusava di aver offeso l’Islam, un gruppo di religiosi ha rivolto alla ‘puttana’ Veena Malik una fatwa di morte, i talebani le hanno indirizzato una gentile lettera, minacciando una poco rassicurante ‘punizione esemplare’ a lei e familiari, e su facebook sono apparse varie pagine che dichiarano di odiarla.
La preoccupazione per la sua incolumità è forte, specialmente se si considera com’è andata a finire per la ballerina Shabana (leggi l’articolo del Corriere), che dopo essere stata trascinata in piazza e poi giustiziata, sul suo corpo hanno gettato pallottole, banconote, cd, dvd e foto con le sue performance ‘anti islamiche’. Se è vero che l’Islam non significa fondamentalismo islamico, e che quelli che attuano queste pratiche sono solo una minoranza, c’è da chiedersi (un interrogativo che non ho mai sentito porre) come è possibile che la ‘maggioranza moderata‘ degli islamici, che alcuni sostengono essere molto più acculturata e tollerante e aperta di noi occidentali, riesca a tollerare simili fatti. (le.p.)
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